E chi se lo aspettava.
Quando mi hanno chiesto di fare il giurato non sapevo esattamente cosa aspettarmi.
Non avrei dovuto raccontare le gesta in diretta, ma a valutare attentamente tutto ciò che un giocatore, nel suo complesso, porta in una squadra.
Un compito difficile, ma andiamo per ordine.
All’arrivo la Samsung Arena lascia immediatamente estasiati. Un bell’ambiente pulito, serio e adatto a mostrare Overwatch per quello che è: una disciplina che merita questo, e altro.
Desk centrale su un piano rialzato circondato dai posti per il pubblico, postazioni sul retro dello stesso e, meraviglia delle meraviglie, un grappolo di megaschermi che Madison Square Garden levati.
Il tempo di correre a prendere un panino e mi ritrovo con pochissimo tempo per organizzare i dettagli con quelli che saranno i miei compagni per questa giornata, e anche qui mi sento in dovere di spendere un paio di parole per ognuno di loro.
Viking: avevo già lavorato con lui, ma questa volta me lo ritrovo in veste di host. E fin dalle prime domande che mi pone, ancor prima che parta la trasmissione, capisco che sia un’ottima scelta. Sa cosa deve dire, conosce bene i tempi, le transizioni e come riempire i buchi. Fidatevi, non è così semplice trovare un buon presentatore per eventi di questo tipo.
Herc: Overwatch è il suo mondo. Inutile dire che sa il fatto suo, traina senza problemi il grosso delle discussioni sulle partite, che sono il piatto principale dell’evento stesso. Il cuore del Fight For Glory, senza di lui non sarebbe la stessa cosa.
V1ci0us: che sorpresa. Non lo conoscevo (mea culpa, lo so, scusate), si dimostra competente ed essendo così trasversale non solo capace di partecipare alle discussioni riguardo il gaming di respiro più ampio, ma anche di fare osservazioni che a noi altri interlocutori durante l’evento non sarebbero state possibili. L’incarnazione vera e propria di quello che il Fight For Glory cerca.
E a tal proposito ricordo proprio lo scopo di un evento del genere. Un palco in cui mettersi in mostra, far capire che tipo di persona, di giocatore, di atleta si è e se questo sia all’altezza della sfida di una squadra professionistica.
Partiamo con la trasmissione e dopo un paio di convenevoli voliamo direttamente all’interno della prima serie, Viva le Fragole contro i Pane e Ignoranza.
Nonostante un paio di buone individualità in questi ultimi, le Fragole si dimostrano nettamente superiori non solo grazie alla loro abilità media, ma anche per quanto riguarda il funzionamento della squadra e lo spirito generale della partita.
Poter girare tra le fila dei giocatori mentre stanno cercando di dare il massimo è una esperienza davvero unica: vedere come si preparano, come si interfacciano durante la partita, come reagiscono al risultato.
Il pubblico sembra godersi lo spettacolo, e a fine partita facciamo le nostre considerazioni, oltre a prenderci una bella fetta di tempo per discutere di argomenti vari per lasciare il tempo a due nuove squadre di prepararsi per la seconda serie.
E qua parte uno degli spezzoni più belli: su cosa significhi essere un pro player, su quelle che sono le caratteristiche di una buona squadra, sulle dinamiche di un videogioco visto come uno sport, o come un lavoro.
Viking passa la palla tra me e v1ci0us che riusciamo ad arricchire gli argomenti di Herc in maniera appropriata. Davvero un bello spezzone, forse un po’ troppo lungo, ma che vorrei fosse lo standard per un vero show riguardo queste discipline che si meritano un media così maturo.
Da qui in poi il ritmo incalza. Rewind (conosciuti anche come SelecTve) contro i Se Vinciamo vi Offriamo da Bere si dimostra il piatto principale della giornata.
Da una parte, una squadra ormai rodata, con ottimi giocatori che sanno quello che fanno. E dall’altra? Immediatamente si fa notare un giovane ragazzo dall’aria troppo tranquilla. Con ben tre DragonStrike al primo punto di Eichenwalde Nazza si dimostra subito un giocatore che emoziona. Ma non finisce lì, tira fuori Bastion, Pharah, Sombra, Mei e una Tracer che si dimostra determinante per gran parte delle partite: indimenticabile una Bomba a Impulsi su cinque persone su setup di Zarya.
Quest’ultima giocata da Dragon3ddy, che attira fin dall’inizio la mia attenzione e faccio notare a v1ci0us: arriva, lo guarda per neanche 10 secondi, “Lui è un vero pro”. Per poi lanciarsi in una discussione con Herc sull’angolo del gomito, lo spazio percorso dal mouse, e altri tecnicismi che poi hanno riportato nelle discussioni tra le varie partite.
La sinergia tra questi due giocatori è pura magia: talmente importante da non solo mettere in difficoltà i Rewind, ma da portare la partita al 2 a 2 del quinto game. Questi tengono duro: Ganghong eccezionale su RoadHog e Genji, Dan che si dimostra più e più volte decisivo con ottimi Tactical Visor, un core funzionale grazie a Renna e i supporti.
Partite che tengono incollati gli spettatori sia dal vivo che sullo stream. Partite che alla fine, decretano i Se Vinciamo vi Offriamo da Bere come vittoriosi. Amara purtroppo la delusione dei Rewind che vedono sfumare le loro possibilità per questo qualifier.
Molto più rapidamente proseguiamo verso al finale che vede i Viva le Fragole impotenti di fronte ai loro avversari, usciti galvanizzati da un match così faticoso ma a loro favorevole.
Ultime parole e ringraziamenti per tutte le persone impegnate ci hanno portato a concludere una delle puntate più interessanti di questo evento targato Samsung.
Alla fine della giornata sono stato estremamente soddisfatto di avervi partecipato: un ottimo format, con persone competenti e una logistica ad hoc hanno creato una vera gemma che spero non rimanga isolata nel panorama italiano.
Sarengo